L’Istat ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la Circolare n. 3 del 29 maggio 2019, recante il “Censimento permanente della popolazione 2019 – struttura del contributo forfettario variabile”, contenente specifiche tecniche sulla struttura del contributo forfettario variabile definito dall’Istituto stesso, cui, i Comuni coinvolti nella rilevazione, devono fare riferimento.
Secondo quanto indicato nella suddetta Circolare, il Comune provvede agli oneri derivanti dall’esecuzione del Censimento permanente usufruendo del contributo Istat, eventualmente integrato con risorse proprie dell’Ente.
In base al tipo di rilevazione sono previste due tipologie di contributo:
- il contributo forfettario variabile legato alle attività di conduzione delle interviste per la Rilevazione Areale
- il contributo forfettario variabile legato alle attività di conduzione delle interviste per la Rilevazione da Lista
Per quanto concerne invece la formazione, il percorso è strutturato in due fasi: quella della fruizione online di un pacchetto di autoformazione e quella, successiva, consistente in un incontro formativo da svolgere in aula.
Nel caso in cui non sia possibile in alcun modo partecipare agli incontri in aula, il Responsabile comunale dovrà stabilire, di concerto con gli Uffici Territoriali dell’Istat, una nuova occasione formativa e, nel caso in cui ciò non fosse possibile, dovrà comunicare all’Istat i nominativi degli operatori impossibilitati a concludere, con l’incontro in aula, il percorso formativo.
In fase di consuntivo finale, il contributo variabile per il 2019, calcolato dall’Istat sulla base dei risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni del 2018, potrà subire delle modifiche in virtù dei risultati della rilevazione.
Si ricorda infine che dalla natura forfettaria dei contributi erogati dall’Istat ne deriva che i Comuni destinatari godono di ampia discrezionalità nell’utilizzo dei fondi assegnati, fermo restando, naturalmente, il rispetto del vincolo di destinazione dei fondi ricevuti.