Occorre prestare particolare attenzione nella applicazione al bilancio del credito iva, in quanto sia Corte Conti, sia i Servizi Ispettivi della Rgs, hanno spesso costatato nelle scritture degli enti alcune irregolarità, più o meno gravi, che possono riassumersi:
1) Nella iscrizione in bilancio, e relativa conservazione nei residui, di crediti iva maturati, ma mai chiesti a rimborso o compensati (situazione questa che potrebbe causare problemi in occasione del ri-accertamento straordinario dei residui propedeutico all’armonizzazione del bilancio);
2) Corretta iscrizione e rilevazione in bilancio del credito iva compensato, ma con mancata rilevazione, tramite reversali e mandati, delle compensazioni, per cui si espongono in bilancio residui attivi (per crediti iva) e residui iva (per debiti da ritenute) inesistenti.