Come ribadito dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. Puglia, nella delib. n. 117/2024/PRSE, depositata il 19 settembre 2024, richiamando la delib. n. 9/SEZAUT/2020/INPR della Sezione delle Autonomie, “la necessità del rispetto di tutti i termini di legge per l’intero procedimento del ciclo di bilancio è ineludibile e va ribadita con riferimento ai termini per l’approvazione del rendiconto, adempimento che costituisce obiettivo prioritario nell’ottica della verifica della regolarità della gestione. La rendicontazione, infatti, in parallelo alla tempestiva programmazione delle politiche di bilancio, rappresenta non solo la certificazione dei risultati dell’esercizio trascorso ma anche il presupposto per gli eventuali interventi di variazione delle previsioni di bilancio in corso di gestione”.
Inoltre, la Corte Costituzionale, con sent. n. 250/2020, ha avuto modo di evidenziare che “la scansione temporale degli adempimenti del ciclo di bilancio, dettati dalla normativa statale, risulta funzionale a realizzare la unitaria rappresentazione dei dati della contabilità nazionale”.
Da ultimo, la sez. reg. di contr. Sicilia, con la delib. n. 96/2023/PRSP, ha ribadito che il rendiconto rappresenta un momento essenziale del processo di pianificazione e di controllo sul quale si articola l’intera gestione dell’ente. Infatti, questo documento contabile contiene informazioni comparative e misura i valori della previsione definitiva attraverso il confronto con quelli risultanti dalla concreta realizzazione dei programmi e degli indirizzi politici, vale a dire dei risultati, valutandone eventuali scostamenti e analizzandone le ragioni.
I giudici contabili pugliesi, pertanto, hanno raccomandato all’Ente una più rigorosa osservanza dei termini per l’approvazione dei successivi rendiconti, nonché all’organo di revisione di vigilare sul rispetto delle tempistiche, fornendo nell’eventualità un impulso all’Ente per la sollecita approvazione.
