Il consorzio destinatario di un finanziamento ha diritto di accesso ai relativi atti detenuti dal Comune

È legittima la richiesta di accesso al Comune, da parte di un consorzio destinatario di un finanziamento per la realizzazione di un immobile correlato all’attività istituzionale del consorzio medesimo, agli atti che riguardano tale opera: è quanto affermato dal TAR Calabria, Reggio Calabria, nella sent. 30 ottobre 2023, n. 810.

I giudici hanno ricordato che, ai sensi degli artt. 22 e ss. della Legge n. 241/90, il consorzio aveva un “interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso”, legittimante l’istanza ostensiva (così artt. 22 e 25, comma 2, della Legge n. 241/1990; Consiglio di Stato, Ad. Plen., sent. 24 aprile 2012, n. 7).

Ed invero, nella fattispecie, l’accesso documentale soddisfa un evidente bisogno di conoscenza (c.d. need to know) strumentale alla difesa di una situazione giuridica esistente in capo al consorzio, quale soggetto interessato all’esecuzione degli interventi sopra menzionati. Nello specifico, il TAR ha ordinato l’ostensione dell’atto deliberativo di approvazione e messa a disposizione dei fondi relativi alla realizzazione del complesso immobiliare, della relativa delibera di Giunta Comunale che aveva individuato l’investimento immobiliare fra quelli da finanziarie con apposite risorse statali e del parere favorevole reso in esito all’esame del progetto definitivo.

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