L’ente locale è tenuto a un’attenta ricognizione delle cause pendenti, da formalizzare in un apposito atto deliberativo: è quanto ribadito dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per l’Emilia-Romagna, nella delib. n. 151/2023/VSG, depositata lo scorso 3 ottobre.
I giudici hanno anche evidenziato l’obbligo dell’organo di revisione di attestare la congruità dei relativi accantonamenti, in particolare nel risultato d’amministrazione a rendiconto, secondo quanto indicato dalla delibera di Sezione Autonomie n. 14/2017/INPR.
La finalità di tali adempimenti è doppia:
- non fare trovare l’ente sguarnito nel momento in cui l’evento negativo che si è ritenuto probabile dovesse realizzarsi e comportare il pagamento di spese, sia legali che risarcitorie;
- preservare gli equilibri di bilancio.
È richiesto, perciò, uno sforzo supplementare sul versante gestionale da parte dell’ente, volto a declinare in modo appropriato le esigenze sottese alla corretta applicazione dei principi contabili.