Accessibili le immagini registrate e conservate nei sistemi di videosorveglianza urbana del Comune

Può esercitare l’accesso difensivo il cittadino che, sulla base di alcune immagini registrate e conservante nei sistemi di videosorveglianza urbana del Comune, è stato destinatario di una sanzione amministrativa per sinistro stradale da parte dell’ente locale: è quanto affermato dal TAR Marche, sez. II, nella sent. 4 settembre 2023, n. 538.

Ed infatti, tale tipologie di immagini rientrano nella nozione di documento amministrativo ai fini del diritto di accesso, considerata l’ampia dizione di cui all’ art. 22 comma 1, lett. d), della Legge n. 241/1990 e considerato che si tratta di immagini già esistenti, registrate dal Comune nell’esercizio di una attività di pubblico interesse.

La nozione normativa di documento amministrativo, suscettibile di formare oggetto di istanza di accesso documentale, è, infatti “ampia e può riguardare ogni documento detenuto dalla pubblica amministrazione o da un soggetto, anche privato, alla stessa equiparato ai fini della specifica normativa dell’accesso agli atti, e formato non solo da una pubblica amministrazione, ma anche da soggetti privati, purché lo stesso concerna un’attività di pubblico interesse o sia utilizzato o sia detenuto o risulti significativamente collegato con lo svolgimento dell’attività amministrativa, nel perseguimento di finalità di interesse generale” (Cons. di Stato. Ad. Plen. n. 19 del 2020).

Alla luce dei criteri citati e in ossequio al principio di proporzionalità e di minimizzazione, l’accesso è stato dai giudici anconetani limitatamente alle specifiche immagini strettamente indispensabili da cui si evinceva la dinamica del sinistro che aveva riguardato il richiedente, con oscuramento delle parti di immagini che ritraevano persone e di quelle che contenevano ulteriori dati afferenti a soggetti estranei alla vicenda.

image_pdfScarica PDF articoloimage_printStampa articolo
Condividi!

Caricamento riuscito. Grazie!