Vìola il principio di trasparenza il richiamo lacunoso ai rilievi della Corte dei conti nella relazione di fine mandato

In materia di relazione di fine mandato, le lacune nel richiamo alle deliberazioni e ai rilievi formulati dalla Corte dei conti nei confronti dell’Ente nel periodo considerato determinano il mancato rispetto dell’art. 4, comma 4, del Decreto Legislativo n. 149/2011, che impone la descrizione dettagliata delle principali attività normative e amministrative svolte durante il mandato, con specifico riferimento agli “eventuali rilievi della Corte dei conti” (lett. b): è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per il Lazio, nella delib. n. 80/2023/VSG, depositata lo scorso 27 aprile.

Sotto questo profilo, i giudici hanno rilevato che l’ente, pur avendo osservato gli obblighi di stesura, pubblicazione e invio alla sezione della relazione di fine mandato, ha violato in parte qua il principio di trasparenza previsto dall’art. 4 del citato Decreto Legislativo n. 149/2011.

L’importanza di fornire alla comunità amministrata una corretta e completa informazione delle criticità evidenziate dalla magistratura contabile, quale garante dei principi costituzionali e comunitari di imparzialità e sana gestione da parte delle amministrazioni pubbliche nell’interesse dei consociati, si rinviene anche nell’art. 31 del Decreto Legislativo n. 33/2013, laddove statuisce che le PP.AA. pubblicano “tutti i rilievi ancorché non recepiti della Corte dei conti, riguardanti l’organizzazione e l’attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici”.

image_pdfScarica PDF articoloimage_printStampa articolo
Condividi!

Caricamento riuscito. Grazie!