Con una nota dello scorso 11 aprile, i Presidenti di ANCI e UPI hanno chiesto al Ministro dell’Interno di esercitare la prerogativa assegnatagli dall’art. 151, comma 1, del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000) e differire al 31 maggio il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025, ad oggi previsto per il 30 aprile.
Alla base della richiesta tre elementi di fatto rilevanti:
- la perdurante incertezza sulla dimensione delle risorse disponibili, con particolare riferimento alla determinazione del Fondo di solidarietà comunale;
- la necessità di considerare gli effetti della rinegoziazione dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti che è stata avviata nei giorni scorsi e che comporterà una diversa allocazione di risorse correnti, anche in ragione dell’affievolimento dei vincoli all’utilizzo delle economie rinvenienti, disposta dalla legge fino al 2025;
- le difficoltà nella formulazione ed approvazione dei Piani economico-finanziari del servizio rifiuti e delle relative tariffe TARI, anche in connessione con il rilevante incremento dei prezzi di materie prime e materiali che sta tuttora caratterizzando la nostra economia.