Nell’ordinamento non si rinvengono norme dalle quali possano evincersi affievolimenti dei diritti connessi allo status di consigliere in capo al consigliere-presidente né tantomeno il diritto di esprimere le dichiarazioni di voto: è quanto affermato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli affari interni e territoriali, in un recente parere pubblicato lo scorso 8 febbraio (https://dait.interno.gov.it/pareri/100093).
In sintesi, perciò, fermo restando il ruolo di garanzia che riveste il Presidente del Consiglio Comunale, non è possibile privare detto soggetto (che è anche consigliere) del diritto ad esprimersi tramite dichiarazione di voto, senza che tale circostanza possa sostanziarsi in una causa di revoca della carica; e ciò anche quando, come nel caso specifico oggetto di valutazione da parte del Ministero, lo Statuto preveda che la dichiarazione di voto spetta al capogruppo.