Legittimo l’accesso del condominio ai documenti relativi ai canoni idrici dovuti al Comune

È legittima la richiesta di accesso avanzata da un condominio al fine di conoscere i canoni idrici dovuti al Comune: è quanto evidenziato dal TAR Campania, Napoli, nella sent. 15 dicembre 2022, n. 7815.

Nel caso concreto, un condominio si è visto negato dal Comune l’accesso, mediante silenzio- diniego, alla consultazione e all’ottenimento di copia della concessione edilizia e delle pratiche edilizie del proprio immobile al fine di poter eseguire, in relazione ai canoni idrici dovuti al Comune, ogni verifica sulla debenza delle somme dovute all’Ente, l’interruzione dei termini di prescrizione e sulla corrispondenza degli eventuali consumi fatturati a quelli reali e/o effettivi.

Come chiarito dall’univoca giurisprudenza, l’amministrazione deve consentire l’accesso se il documento contiene notizie e dati che, alla luce di un esame oggettivo, attengono alla situazione giuridica tutelata (ad esempio, la fondano, la integrano, la rafforzano o semplicemente la citano) o con essa interferiscono in quanto la ledono ovvero ne diminuiscono gli effetti.

In relazione alla richiesta ostensiva è quindi necessario che venga in rilievo una esigenza conoscitiva da cui emerga la sussistenza di un interesse:

  1. diretto, cioè a dire correlato alla sfera del soggetto richiedente;
  2. concreto, e quindi, specificamente finalizzato, in prospettiva conoscitiva, alla acquisizione di dati ed informazioni rilevanti per l’ammissione ad un beneficio;
  3. attuale, cioè non meramente prospettico od eventuale, avuto riguardo all’attitudine della auspicata acquisizione informativa o conoscitiva ad incidere, anche in termini di concreta potenzialità sulla acquisizione, conservazione o gestione di rilevanti beni della vita;
  4. strumentale, avuto riguardo sia, sul piano soggettivo, alla necessaria correlazione con situazioni soggettive meritevoli di protezione alla luce dei vigenti valori ordinamentali, sia, sul piano oggettivo, alla specifica connessione con i documenti materialmente idonei a veicolare le informazioni.

Conseguentemente, avendo dimostrato il Condominio di avere un interesse giuridico qualificato e specifico all’ottenimento dei documenti richiesti, l’Amministrazione Comunale si è vista obbligata dai giudici campani a consentire l’ostensione e l’estrazione dei documenti richiesti.

Va, infine, aggiunto che il diritto di accesso può essere esercitato anche e indipendentemente dalla pendenza di un giudizio (tra l’altro la conoscenza degli atti può essere strumentale proprio alla valutazione circa opportunità e convenienza della sua instaurazione) e dalla circostanza che in tale ipotetico giudizio la documentazione richiesta sarebbe acquisibile nel contesto della relativa istruttoria.

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