Tra le norme di interesse degli EE.LL. contenute nella bozza della Legge di bilancio 2023, fatte salve le modifiche che il Parlamento potrà effettuare prima dell’approvazione definitiva, segnaliamo l’art. 21 in materia di esenzione IMU su immobili occupati.
Il testo della disposizione prevede che: “1. All’articolo 1, comma 759, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, dopo la lettera g) è aggiunta, in fine, la seguente:«g-bis)gli immobili non utilizzati né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziale penale. Il soggetto passivo comunica al comune interessato, secondo modalità telematiche da stabilire con decreto del Ministero dell’economia e delle Finanze, da emanarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente disposizione, sentita la Conferenza Stato-città ed Autonomie locali, il possesso dei requisiti che danno diritto all’esenzione. Analoga comunicazione deve essere trasmessa nel momento in cui cessa il diritto all’esenzione.
2. Per ristorare i Comuni per le minori entrate derivanti dall’attuazione del comma 1, nello stato di previsione del Ministero dell’interno è istituito un apposito fondo con una dotazione di 62 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Le modalità di accesso al Fondo sono definite con decreto del Ministero dell’interno di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.”.
L’esenzione, quindi, richiede che il proprietario dell’immobile occupato si sia attivato, presentando apposita denuncia di violazione di domicilio (art. 614, comma 2, c.p.) o di invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.); sarà sua cura, inoltre, comunicare al Comune il possesso dei requisiti per l’esenzione. L’ente locale sarà ristorato dei mancati introiti tramite l’accesso ad un fondo da istituire presso il Ministero dell’Interno. Le modalità concrete di operatività della disposizione saranno oggetto di due prossimo decreti: uno del MEF, relativo alle modalità di comunicazione al Comune dell’esistenza dei presupposti e delle condizioni per invocare l’esenzione; l’altro del Ministero dell’Interno di concerto con il MEF, per la riparto del fondo.