Una riscossione ordinata e tempestivamente controllabile delle entrate è elemento indefettibile di una corretta elaborazione e gestione del bilancio inteso come “bene pubblico” funzionale alla valorizzazione della democrazia rappresentativa, mentre meccanismi comportanti una lunghissima dilazione temporale sono difficilmente compatibili con la sua fisiologica dinamica: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per la Calabria, nella delib. n. 85/2022/PRSP, depositata lo scorso 17 novembre, richiamando un principio espresso dalla Corte Costituzionale nella sent. n. 51/2019.
I giudici contabili hanno anche richiamato l’attenzione del Comune sul principio generale di indisponibilità dell’obbligazione tributaria cui consegue l’irrinunciabilità della potestà impositiva: dall’operatività del suddetto principio consegue l’improcrastinabilità del recupero delle somme nonché la necessità che vengano poste in essere tutte le misure idonee a scongiurare il maturarsi della prescrizione dei crediti tributari cui peraltro possono associarsi anche profili di responsabilità erariale.