Gestione del contenzioso delle aziende sanitarie: il warning della Corte dei conti

Ai fini della corretta gestione del contenzioso di un’Azienda Sanitaria Locale è auspicabile il rafforzamento delle strutture legali interne, l’adozione di un albo distinto per competenze specifiche dei singoli avvocati da incaricare ed il rispetto del principio di rotazione, con adozione dei minimi tabellari nella corresponsione degli onorari: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per l’Abruzzo, nella delib. n. 203/2022/PRSS, pubblicata lo scorso 9 settembre.

Analizzando il caso concreto sottoposto alla loro valutazione, i giudici hanno stigmatizzato il persistere dell’elevato numero di affidamenti (oltre 300 incarichi in un anno) e dei relativi costi; al contempo, hanno ritenuto apprezzabile la scelta dell’Azienda di assegnare all’ufficio legale due unità di profilo dirigenziale, iscritte all’Albo dell’Ordine degli Avvocati, alle quali affidare le costituzioni in giudizio in nome e per conto dell’ente, evitando il ricorso ad avvocati esterni (se non per ipotesi residuali e particolari) e la previsione di implementare l’ufficio nel medio periodo, favorendo lo sviluppo di competenze nelle materie che costituiscono i principali ambiti di contenzioso.

 

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