Trattamento IVA dei buoni pasto con pagamento aggiuntivo in contanti o moneta elettronica

Nel caso in cui il costo del pasto sia superiore al valore del buono pasto, il lavoratore dipendente può pagare utilizzando il buono pasto ed integrando con i contanti o con moneta elettronica.

Come ricordato recentemente dall’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello n. 231/2022, pubblicata lo scorso 28 aprile, in tale ipotesi si avrà che:

  • sulla quota parte del prezzo pagato in contanti o con mezzi elettronici, per cui si realizza il momento impositivo, l’aliquota IVA da scorporare sarà quella del 4%;
  • sulla restante parte pagata mediante il buono pasto, il cui momento impositivo si realizzerà all’atto della fatturazione dei corrispettivi alla società emittente il buono pasto – perché l’operazione che rileva ai fini IVA è la prestazione di servizi che la mensa aziendale rende nei confronti della società emittente i ticket restaurant (ossia, l’impegno ad effettuare la somministrazione in favore del lavoratore) – l’aliquota IVA da scorporare sarà quella del 10%.

 

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