L’ordinata riscossione è elemento indefettibile per la corretta elaborazione e gestione del bilancio

Una riscossione ordinata e tempestivamente controllabile delle entrate è elemento indefettibile di una corretta elaborazione e gestione del bilancio, inteso come “bene pubblico funzionale” alla valorizzazione della democrazia rappresentativa: è quanto ricordato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per il Veneto, nella delib. n. 139/2021/PRSE, depositata lo scorso 3 giugno, riprendendo un principio già espresso dalla Corte Costituzionale nella sent. n. 184/2016.

I giudici contabili hanno rammentato che la gestione delle risorse della collettività amministrata non è, nel tempo, impermeabile ad evidenti sofferenze creditorie e debitorie laddove non sia accompagnata da un approccio necessariamente dinamico e preventivo nel monitoraggio degli andamenti e nell’efficacia della riscossione e dei pagamenti; i residui, inoltre, una volta riportati nel bilancio, concorrono a formare il risultato di amministrazione che l’ente può applicare negli esercizi successivi.

La capacità dell’Ente di realizzare le entrate accertate costituisce il presupposto ineludibile per l’impostazione delle politiche pubbliche anche negli enti del livello di governo locale: da ciò discende che tanto più efficace sarà la capacità dell’Ente di riscuotere le proprie entrate, tanto più alta sarà la disponibilità di risorse liquide per rendere maggiori e/o migliori servizi alla cittadinanza.

Inoltre, non va dimenticato, che intorno alle risorse finanziarie, alla loro effettiva realizzazione e alla loro corretta utilizzazione, ruota il nuovo sistema di armonizzazione dei bilanci e delle regole di sana gestione.

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