Il decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78 ha apportato importanti innovazioni alla disciplina per il patto di stabilità interno 2015/2018 come era stata definita con la legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190).
E’ stato modificato e rideterminato l’obiettivo per ciascun degli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 per ciascun Comune quindi ricalcolato con l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
Inoltre, il d.l. n. 78/2015 ha previsto spazi finanziari aggiuntivi come le spese per eventi calamitosi per i quali sia stato deliberato lo stato di emergenza, le spese per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, nonché del territorio, connessi alla bonifica dei siti inquinati dall’amianto, le spese per la funzione di ente capofila.
Ovviamente le sanzioni per il mancato rispetto dell’obiettivo del patto di stabilità interno, che saranno applicate nell’anno successivo a quello dell’inadempienza, sono elencate dal comma 26 dell’art. 31 della legge n. 183/2011.