Fondi per rafforzare la capacità amministrativa dei piccoli comuni

È stato pubblicato lo scorso 21 maggio, sul sito della Funzione Pubblica (http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/dipartimento/20-05-2020/avviso-ai-comuni-con-meno-di-5000-abitanti-manifestare-interesse), un avviso per la partecipazione al progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli comuni”: si tratta di 42 milioni di fondi nell’ambito della strategia programmatica definita dal PON «Governance e Capacità Istituzionale» 2014-2020 (FSE e FESR), destinati ai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

L’utilizzo di queste risorse è destinato al perseguimento di una serie di obiettivi che riguardano:

  • il potenziamento della qualità dei servizi rivolti a cittadini e imprese, attraverso la riorganizzazione in chiave digitale, l’aumento della trasparenza e dell’accesso ai dati con riferimento alle politiche di open government;
  • la riduzione dei tempi dei procedimenti e dei costi della regolazione, compresi quelli amministrativi, in particolare quelli riconducibili alle iniziative imprenditoriali;
  • la gestione del personale e organizzazione delle strutture amministrative, ai fini dell’assolvimento degli adempimenti previsti dai quadri regolamentari e normativi di riferimento e delle funzioni ordinarie attribuite dal Testo Unico degli Enti Locali, in particolare, sulle materie del bilancio, della contabilità, della gestione personale e della riscossione dei tributi anche attraverso l’utilizzo di nuove piattaforme digitali (ad esempio, adesione alla piattaforma Pago PA);
  • il potenziamento dello smartworking;
  • lo sviluppo delle competenze, dei modelli e dei format per gli acquisti e gli appalti pubblici, anche in ottica di prevenzione e contrasto della corruzione;
  • lo sviluppo di modelli di gestione delle politiche territoriali per il miglioramento dell’efficienza organizzativa e dei processi amministrativi, anche attraverso forme efficienti di gestione associata di servizi locali, di gestione delle risorse provenienti dalla programmazione europea, di programmazione e gestione di piani e modalità di reclutamento del personale.

I Comuni interessati avranno tempo fino al 30 settembre 2022 per trasmettere la relativa manifestazione di interesse, evidenziando nell’istanza il proprio fabbisogno specifico.

La seconda fase dell’iniziativa prevede il supporto nella progettazione del proprio piano di intervento a partire dai fabbisogni espressi e dai conseguenti ambiti di attività previsti, da parte uno o più centri di competenza nazionale individuati, in seguito ad una periodica valutazione di ammissibilità delle domande di partecipazione inviate; ogni piano dovrà contenere nel dettaglio le modalità attuative, il calendario delle attività e la dotazione finanziaria.

I piani saranno valutati e finanziati dal Dipartimento della funzione pubblica fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Le attività previste dai Piani di intervento verranno realizzate, in accordo con le amministrazioni destinatarie, da uno o più centri di competenza nazionali individuati, che provvederanno a rendicontare al Dipartimento della funzione pubblica le attività realizzate, sollevando i soggetti destinatari da ogni onere di rendicontazione, o comunque attraverso modalità di rendicontazione semplificate, come ad esempio, i costi forfettari, che riducono significativamente gli oneri amministrativi in capo ai comuni.

Le attività dovranno terminare entro il 30 giugno 2023.

 

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