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Rispetto termine adozione rendiconto e corretta alimentazione dati BDAP: il warning della Corte dei conti

L’osservanza del termine prescritto per la delibera del rendiconto ha una grande rilevanza nell’ambito della gestione amministrativa e contabile dell’ente locale: è quanto ribadito dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. Marche, nella delib. n. 25/2025/PRSP, depositata il 25 febbraio 2025.

In proposito, la Sezione Autonomie della Corte dei conti ha evidenziato che “La necessità del rispetto di tutti i termini di legge per l’intero procedimento del ciclo di bilancio, è ineludibile e va ribadita con riferimento ai termini per l’approvazione del rendiconto, adempimento che costituisce obiettivo prioritario nell’ottica della verifica della regolarità delle gestioni. La rendicontazione, infatti, in parallelo alla tempestiva programmazione delle politiche di bilancio, rappresenta non solo la certificazione dei risultati dell’esercizio trascorso, ma anche il presupposto per gli eventuali interventi di variazione delle previsioni del bilancio in corso di gestione” (delib. n. 9/SEZAUT/2020/INPR).

La Corte Costituzionale ha, inoltre, sottolineato che “la scansione temporale degli adempimenti del ciclo di bilancio, dettati dalla normativa statale, risulta funzionale a realizzare la unitaria rappresentazione dei dati della contabilità nazionale” (sent. n. 250/2020).

I giudici hanno anche stigmatizzato l’omesso caricamento, nella banca dati BDAP, della documentazione allegata al rendiconto 2022; conseguentemente, hanno richiamato l’importanza riservata dalla normativa alla corretta e tempestiva trasmissione dei dati alla banca dati delle Pubbliche Amministrazioni (cfr. Sezione Autonomie, delibere nn. 12/SEZAUT/2019/INPR e 7/SEZAUT/2023/INPR), rimarcando che tale banca dati è fondamentale per il monitoraggio degli equilibri di bilancio e degli andamenti di finanza pubblica (cfr. art. 13 legge 196/2006; art. 161, comma 4 del d.lgs. n. 267/2000; art. 9, comma 1-quinquies, d.l. n. 113/2016; art. 11 co. 4, lett. m), d.lgs. n. 118/2011 e art. 1 del Decreto del Ministero dell’Economia del 12/05/2016).