Scarsa capacità previsionale in sede di bilancio: il warning della Corte dei conti

Le previsioni di competenza contenute nel bilancio esprimono la capacità programmatoria dell’Ente e la presenza di scostamenti significativi fra gli stanziamenti e le somme effettivamente accertate costituisce un fenomeno in grado di alterare l’attendibilità del bilancio e, specie se reiterata, i relativi equilibri: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. Piemonte, nella delib. n. 17/2025, depositata il 14 febbraio 2025.

In ossequio al principio di attendibilità del bilancio, infatti, un’informazione contabile è attendibile se è scevra da errori e distorsioni notevoli e se, su di essa, si può fare affidamento; a tal fine le previsioni di bilancio devono essere sostenute da accurate analisi degli andamenti storici o, in mancanza, da altri obiettivi parametri di riferimento (art. 162 comma 5, TUEL), nonché dalle legittime aspettative di utilizzo delle risorse.

È opportuno, pertanto, che la previsione di competenza degli importi stanziati e il suo inserimento nel conto del bilancio avvenga con prudenza considerando le possibili difficoltà di accertamento, e soprattutto di riscossione, cui l’Ente può andare incontro.

La presenza di divergenze fanno ritenere che la programmazione non è avvenuta nel rispetto dei postulati della veridicità e attendibilità; pertanto, è necessario per il futuro che venga prestata maggiore attenzione alla programmazione di competenza, onde non svuotare di significato le previsioni rispetto agli accertamenti e agli impegni, e, conseguentemente, rispetto agli incassi.

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