La relazione fra cronoprogrammi di spesa e previsioni di cassa
Le previsioni di cassa per la spesa del Titolo II devono tener conto dei cronoprogrammi dei singoli interventi e delle correlate imputazioni agli esercizi successivi: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. contr. Basilicata, nella delib. n. 163/2024/PRSE, depositata il 20 dicembre 2024.
Al riguardo, i giudici hanno sottolineato l’importanza del rispetto dei cronoprogrammi al fine della scansione dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche e della corretta applicazione del principio di competenza finanziaria potenziata, sia sul fronte dell’allocazione dello stanziamento di spesa, sia per la correlata definizione della previsione e imputazione di entrata relativa ai contributi a rendicontazione che finanziano l’opera stessa.
La Core ha ribadito, pertanto, l’importanza “di una scrupolosa programmazione della spesa di investimento, in coerenza con i relativi cronoprogrammi, che devono essere costantemente aggiornati, e del corretto impiego del FPV, strumento essenziale al fine di avvicinare il momento dell’acquisizione delle risorse a quello del loro impiego secondo il principio della competenza finanziaria potenziata” (cfr. sez. reg. contr. Emilia-Romagna, delib. n. 77/2023/PRSP; sez. reg. contr. Basilicata, delib. n. 147/2024/PRSP).