Ritardi nelle verifiche: possibile l’aggiudicazione con inserimento di clausola risolutiva espressa
Non è illegittimo l’operato della stazione appaltante che, a fronte di una situazione peculiare di impasse emersa in fase di verifica dei requisiti generali, dovuta all’inerzia dell’Agenzia Entrate nel riscontrare i plurimi solleciti inviati, ha comunque disposto l’aggiudicazione, cautelandosi con l’opportuno inserimento nel contratto di una clausola risolutiva espressa, ai sensi dell’articolo 1456 del Codice civile, “per l’ipotesi in cui, successivamente alla sua sottoscrizione fossero rilasciati dalle Autorità competenti i certificati richiesti e allo stato non pervenuti ad Invitalia, con contenuto ostativo alla prosecuzione del rapporto contrattuale instaurato”: è quanto affermato dal TAR Campania, Napoli, sez. I, nella sent. 18 novembre 2024, n. 6332.
Tale soluzione, secondo i giudici, è coerente con il principio del risultato, il quale in effetti consente di orientare l’operato delle stazioni appaltanti anche avendo a riferimento il “criterio temporale” della tempestività dell’affidamento ed esecuzione del contratto, in sostanza imponendo il superamento delle situazioni di inerzia o di impasse, nella specie verificatesi.