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Dovuta l’IVA sulla somma versata dal Comune alla società di leasing in costruendo per il recesso dal contratto

Con la risposta ad interpello n. 162 del 29 luglio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato l’ipotesi dell’individuazione dell’aliquota Iva da applicare alla somma versata dal Comune a seguito del recesso dal contratto alla società di leasing in costruendo.

Come è noto, ai fini dell’assoggettamento ad Iva di una operazione occorre verificare la sussistenza dei presupposti soggettivo, oggettivo e territoriale previsti dall’art. 1 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 (Decreto IVA).

Dati per assodati il presupposto territoriale e quello soggettivo (visto che la beneficiaria della somma era una società per azioni), con riferimento al presupposto oggettivo, l’art. 3 del citato d.P.R. prevede, al comma 1, che “costituiscono prestazioni di servizi le prestazioni verso corrispettivo dipendenti da contratti d’opera, appalto, trasporto, mandato, spedizione, agenzia, mediazione, deposito e in genere da obbligazione di fare, di non fare e di permettere quale ne sia la fonte”.

Nel caso specifico, dall’esame del contratto di locazione finanziaria, emergeva che il recesso era possibile dietro pagamento di un corrispettivo: di conseguenza, essendoci un sinallagma fra il recesso e la correlata somma sborsata, si concretizzava anche il presupposto oggettivo, con applicazione dell’IVA sulla somma in discorso.