L’agente contabile che presenta un conto giudiziale ritenuto irregolare e che non utilizza i modelli ufficiali per la relativa resa on può invocare, a sua parziale discolpa, il fatto che l’amministrazione di appartenenza (nel caso specifico, una ASP) non aveva reso disponibile i suddetti modelli, considerato che questi ultimi sono allegati al D.P.R. 31 gennaio 1996, n. 194, facilmente rinvenibile con una semplice ricerca sul web: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisd. Appello Sicilia, nella sent. n. 62/2024, depositata lo scorso 12 aprile.
In ogni caso, secondo i giudici, con l’uso dell’ordinaria diligenza, l’agente avrebbe dovuto comunque annotare gli estremi delle quietanze di versamento nel modello in uso (ancorché diverso da quello ufficiale) nonché custodire diligentemente copia dei bollettini di versamento; l’indisponibilità del modello ufficiale, infatti, non è di ostacolo all’adozione di tali elementari accorgimenti gestionali.