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Incentivi alla riscossione delle entrate proprie: il warning della Corte dei conti

Come è noto, l’art. 1, comma 1091, della Legge 30 dicembre 2018 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021) aveva previsto, innovativamente, la possibilità per gli Enti Locali (e previa approvazione di apposito regolamento) di destinare “…il maggior gettito accertato e riscosso, relativo agli accertamenti dell’imposta municipale propria e della TARI, nell’esercizio fiscale precedente a quello di riferimento risultante dal conto consuntivo approvato (…) al potenziamento delle risorse strumentali degli uffici comunali preposti alla gestione delle entrate e al trattamento accessorio del personale dipendente (…) in deroga al limite di cui all’art. 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75…”.

Intervenendo sulla corretta interpretazione della norma, la Corte dei conti, sez. reg. di contr. Lombardia, nella delib. n. 113/2024, pubblicata lo scorso 25 maggio, ha evidenziato che il ritardo ulteriore (anche di pochi giorni) nell’approvazione del rendiconto, e senza responsabilità “dei dipendenti coinvolti nelle iniziative di potenziamento del settore entrate”, inibisce l’erogazione degli incentivi di cui trattasi.

I giudici hanno anche precisato che, nella materia degli incentivi derivanti da entrate tributarie (nell’ipotesi di specie, da erogare a favore del personale dipendente), vige il principio della tipicità di tale tipologia di emolumento accessorio, nei sensi previsti dalla normativa di riferimento, di volta in volta, positivizzata dal legislatore (indicazione specifica del tributo da considerare, personale destinatario dell’incentivo, tempistica, modalità e limiti dell’erogazione, ruolo della contrattazione integrativa, regolamentazione interna, deroghe ai limiti previsti dalla legge ecc.), motivo per cui trattasi di norme insuscettibili di interpretazione analogica, ovvero di applicazione estensiva al di fuori dei precisi precetti giuridici previsti dalla normativa di riferimento.