L’osservatorio sulla finanza e la contabilità degli EE.LL., con atto di orientamento pubblicato lo scorso 26 gennaio, è intervento sulla “tracciabilità, perimetrazione e rendicontazione delle opere finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)” (https://dait.interno.gov.it/finanza-locale/documentazione?f%5B0%5D=node%253Afield_argomento%3A37).
Di seguito ne forniamo una breve sintesi.
Esposizione contabile e tracciabilità
In primo luogo, così come anche avviene per il fondo pluriennale vincolato, l’esposizione contabile, da parte dell’Ente, delle risorse PNRR rappresenta i vincoli delle risorse PNRR da investimenti, individuando una sicura associabilità del Codice unico di progetto (CUP) con la misura PNRR, riportando altresì la denominazione del progetto, in modo da consentire una trasparente tracciabilità della spesa a beneficio non soltanto degli amministratori per i profili gestionali ma anche dell’organo di controllo e, soprattutto, del Consiglio comunale che potrà monitorare lo svolgersi in concreto delle linee gestionali stabilite nei propri documenti programmatici.
Come è noto, già la FAQ n. 1 (https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/supporto_e_contatti/supporto_al_cittadino/faq/risultato.html?area=ARCONET&ambito=PNRR&cerca_nfaq=&cerca_text=) del MEF conferma l’obbligo di inserire i riferimenti al CUP ed al Codice identificativo di gara (CIG) in tutti gli atti amministrativi a partire dagli atti di gara, nel contratto, nelle fatture di riferimento e negli atti di pagamento (mandato/bonifico ecc.)”.
Altresì, la FAQ n. 3 del MEF che i soggetti attuatori, tra cui i Comuni, sono tenuti al rispetto dell’obbligo di perimetrare le risorse del PNRR con l’accensione di appositi capitoli.
A tal fine, il “Manuale delle procedure finanziarie degli interventi PNRR”, allegato alla circolare del MEF n. 29/2022, al paragrafo 10, prevede, per gli enti territoriali in contabilità finanziaria, l’integrazione della descrizione di tali capitoli con l’indicazione della missione, componente, investimento e CUP. In proposito, la FAQ 5 MEF sottolinea che gli enti territoriali, in contabilità finanziaria, come previsto dal paragrafo 10 del Manuale delle procedure finanziarie degli interventi del PNRR, garantiscono la prevista perimetrazione con l’accensione di appositi capitoli all’interno del piano esecutivo di gestione o del bilancio finanziario gestionale al fine di garantire l’individuazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento specifico e integrano la descrizione dei capitoli con l’indicazione della missione, componente, investimento e CUP. L’obbligo di perimetrazione si ritiene assolto anche con l’utilizzo delle articolazioni delle unità elementari del piano esecutivo di gestione e del bilancio finanziario gestionale: non solo capitoli, dunque, ma anche articoli.
La gestione di cassa
In secondo luogo, per ciò che concerne la gestione di cassa, considerato che le risorse vincolate del PNRR per gli enti locali sono soggette anche al vincolo di cassa e che il Decreto Legislativo n. 118/2011 non prevede una specifica modalità di gestione di tale vincolo, gli enti locali, possono autoregolamentarsi, nel senso che, a differenza di quanto deve essere fatto per la gestione della competenza, per la cassa non è necessario stabilire un vincolo per ogni opera.
I pagamenti
In terzo luogo, con riferimento ai pagamenti, in linea generale si suggerisce di verificare la possibilità operativa/informatica di indicare il CUP (e il CIG laddove previsto) anche in un apposito campo della disposizione di pagamento, specificando la quota parte del pagamento riferita al progetto. Laddove ciò sia tecnicamente impossibile (come nel caso di emissione di mandati cumulativi) è necessario ricondurre la specifica spesa, in aggiunta all’idonea documentazione (atti, provvedimenti, relazioni, ecc.), con un’apposita attestazione firmata dal dirigente responsabile.