Aliquote IMU: il comunicato del MEF – Dipartimento delle Finanza
Come reso noto dal MEF, Dipartimento delle Finanze, con un comunicato dello scorso 21 settembre, a seguito dell’entrata in vigore del decreto 7 luglio 2023, è resa disponibile, all’interno dell’apposita sezione del Portale del federalismo fiscale, l’applicazione informatica “Gestione IMU”, attraverso la quale i comuni possono individuare le fattispecie in base alle quali diversificare le aliquote dell’IMU nonché elaborare e trasmettere il relativo Prospetto.
Sono, altresì, pubblicate le “Linee guida per l’elaborazione e la trasmissione del Prospetto delle aliquote dell’IMU”.
In ordine alla tempistica dell’attivazione delle funzionalità della predetta applicazione informatica, si evidenzia che:
- fino al mese di ottobre 2023, i comuni potranno, ai fini dello svolgimento della fase sperimentale, solo testare la funzionalità dell’applicazione informatica volta a simulare l’elaborazione del Prospetto;
- a decorrere dal mese di novembre 2023, i comuni potranno elaborare il Prospetto per l’anno di imposta 2024;
- a decorrere dal mese di gennaio 2024, sarà messa a disposizione dei comuni anche a funzionalità di trasmissione del Prospetto al MEF, per l’anno di imposta 2024, ai fini della successiva pubblicazione da parte di quest’ultimo sul sito internet finanze.gov.it.
Si precisa, infatti, che l’obbligo di utilizzare l’applicazione informatica per l’approvazione del Prospetto, come previsto dall’art. 7, comma 1, del decreto in questione, decorre dall’anno di imposta 2024; pertanto, i prospetti inseriti durante la fase sperimentale non avranno alcuna valenza.
Si ricorda, infine, che, per il primo anno di applicazione obbligatoria del Prospetto, in deroga all’art. 1, comma 169, della Legge n. 296 del 2006 e all’art. 1, comma 767, terzo periodo, della legge n. 160 del 2019, in mancanza di una delibera approvata secondo le modalità previste dal comma 757 del medesimo art. 1 e pubblicata nel termine di cui al successivo comma 767, si applicano le aliquote di base di cui ai commi da 748 a 755 del citato art. 1 della legge n. 160 del 2019.
Le aliquote di base continueranno ad applicarsi sino a quando il Comune non approvi una delibera secondo le modalità appena descritte.