Sistematica assunzione di impegni con risorse diversamente destinate: il warning della Corte dei conti

È irregolare la prassi della sistematica assunzione di impegni di spesa in assenza della specifica risorsa individuata per il relativo finanziamento, anticipandone la copertura con risorse vincolate diverse, che risultano momentaneamente nella disponibilità dell’ente: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per la Toscana, nella delib. n. 189/2023/PRSE, depositata lo scorso 29 agosto.

Tale metodologia, che può essere adottata solo in casi eccezionali, quali potrebbero essere i lavori di somma urgenza, non può costituire la modalità ordinariamente seguita per la realizzazione degli investimenti, la quale presuppone prima la individuazione e l’accertamento dell’entrata vincolata e, solo successivamente, l’impegno della spesa, che deve seguire il cronoprogramma definito a monte dal settore competente. Tale modalità operativa riguarda anche le risorse trasferite da altri livelli di governo ed erogate a stato di avanzamento dei lavori.

La metodologia seguita dell’ente è da ritenersi non corretta, sia perché presuppone una inversione del processo di programmazione, che, a fronte degli investimenti da realizzare, deve individuare le specifiche risorse che ne garantiscono la copertura finanziaria, e definire con questi una diretta correlazione, sia perché, nell’esercizio di accertamento dell’entrata che originariamente doveva dare copertura ai lavori già impegnati, si impone una revisione della fonte di finanziamento degli impegni già assunti, con un evidente corto circuito di difficile gestione ai fini della determinazione degli avanzi di amministrazione e dei loro reali vincoli.

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