La tempestività delle azioni esattive dei tributi locali è un fattore cruciale per migliorare l’entità del recupero effettivo e, tra l’altro, riduce la probabilità che intervengano eventi avversi in ordine alle condizioni reddituali e patrimoniali del debitore: è quanto evidenziato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per il Piemonte, nella delib. n. 71/2023/PRSE, depositata lo scorso 17 luglio.
Secondo i giudici, è necessario porre in essere ogni opportuna iniziativa per il recupero coattivo dei crediti, anche al fine di evitarne la prescrizione, fattispecie che può comportare, altresì, profili di responsabilità erariale; d’altra parte, la giurisprudenza contabile afferma la responsabilità amministrativa in presenza di “una gestione inefficiente del servizio tributi determinante il mancato incasso della TARI” (sez. giur. Umbria, sent. 9 settembre 2022, n. 62).
Con specifico riguardo alle entrate di natura tributaria, la Corte ha evidenziato l’esigenza di preservare le condizioni di equità fiscale che impongono di far gravare l’onere della spesa pubblica sull’intera comunità amministrata, fermo restando il principio di capacità contributiva sancito dall’art. 53 della Costituzione.
Nei casi di aumento della leva tributaria al fine di superare criticità di gestione del bilancio, si rende imprescindibile attuare misure incisive e tempestive per la riscossione dei tributi; in caso contrario, non solo la politica di bilancio adottata risulterebbe inefficace, ma addirittura si determinerebbero condizioni di ingiustizia sociale, rispetto ai contribuenti virtuosi.