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Errata definizione delle componenti del risultato di amministrazione: irregolarità contabile da sanare

La non corretta definizione delle componenti del risultato di amministrazione costituisce una irregolarità contabile che determina una distorta rappresentazione dei dati del consuntivo e degli equilibri, da correggere con apposita delibera consiliare: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per la Toscana, con la delib. n. 87/2023/PRSE, depositata lo scorso 13 aprile.

Secondo i giudici, con tale provvedimento sarà necessario per la corretta determinazione del risultato di amministrazione dell’esercizio considerato, al fine di garantire il pieno rispetto del principio di veridicità e attendibilità dei documenti di rendiconto; inoltre, sarà necessario provvedere ai correlati aggiustamenti dei bilanci degli esercizi successivi per gli effetti che su questi abbiano a prodursi, anche in relazione all’eventuale finanziamento del disavanzo effettivo.

Inoltre, l’accertamento di squilibri economico-finanziari o della mancata copertura di spese comporta l’obbligo di adottare i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità rilevate e a ripristinare gli equilibri di bilancio e la corretta gestione finanziaria.