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Conferimento di plurimi incarichi al medesimo avvocato: il warning della Corte dei conti

Il sistematico affidamento in un arco temporale triennale ad un medesimo avvocato, per addotte ragioni di opportunità, di diversi incarichi sia per la difesa in giudizio sia per la definizione stragiudiziale di controversie in atto non appare rispettoso nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e adeguata motivazione: è quanto evidenziato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per l’Emilia-Romagna, nella delib. n. 43/2023/PRSP, depositata lo scorso 4 aprile.

I giudici si sono riservati “ogni ulteriore approfondimento sull’esistenza dei presupposti e sul rispetto delle modalità di affidamento degli incarichi di patrocinio legale – per i quali se da un lato assume un ruolo significativo l’elemento fiduciario dall’altro permane l’obbligo per l’Amministrazione affidante di rispettare i principi generali di imparzialità, trasparenza e adeguata motivazione” ed hanno richiamato l’Ente sia a porre in essere azioni il più possibile preventive del contenzioso, onde evitare un aggravio di costi laddove evitabili e, in ipotesi di non evitabilità della lite, a uniformarsi comunque ai principi sopra richiamati per il conferimento di incarichi legali a professionisti esterni.