Difficoltà ad incassare i contributi regionali a rendicontazione: un possibile rimedio
Il confronto con la Regione per l’individuazione di progetti per i quali l’erogazione di contributi avvenga a stato avanzamento lavori (SAL) invece che a conclusione dell’intero progetto è una valida iniziativa finalizzata alla riduzione dei residui attivi e degli anticipi di risorse da parte del Comune: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per l’Emilia-Romagna, nella delib. n. 33/2033/PRSE, depositata lo scorso 14 marzo.
Parimenti utile, secondo i giudici, è il potenziamento dell’organico del servizio dei lavori pubblici, tramite la collaborazione con il servizio finanziario.
La deliberazione segnalata ha anche ricordato che nella contabilizzazione di tali tipi di contributi, al fine di garantire l’esatta corrispondenza dell’imputazione nei bilanci dell’amministrazione erogante e di quella beneficiaria, la prima deve impegnare l’intera spesa prevista nella delibera che dispone il contributo con imputazione ai successivi esercizi in cui è prevista la realizzazione delle spese da parte della seconda e quest’ultima ha titolo ad accertare le entrate con imputazione ai medesimi esercizi in cui sono stati registrati gli impegni.
Essenziale allo scopo si rivela ancora una volta il cronoprogramma predisposto dal beneficiario e presentato al finanziatore al punto che, per garantire l’armonizzazione dei bilanci dell’uno e dell’altro, nel caso si realizzino, come è probabile che accada, scostamenti dell’andamento della spesa da quella programmata, occorre che il beneficiario dia tempestiva comunicazione all’ente erogante in occasione delle rendicontazioni, aggiornando il cronoprogramma della spesa. Entrambi gli enti dovrebbero così provvedere alle necessarie variazioni degli stanziamenti del bilancio di previsione e alla reimputazione degli accertamenti e degli impegni agli esercizi in cui le entrate e le spese sono esigibili.