Ente privo di idonea procedura per la tenuta dell’inventario: il warning della Corte dei conti
Deve ritenersi sussistente una criticità in relazione alla tenuta della contabilità economico-patrimoniale nel caso del Comune privo di idonee procedure contabili per la compilazione e la tenuta dell’inventario: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per il Veneto, nella delib. n. 200/2022/PRSE, pubblicata lo scorso 5 dicembre.
Nel caso specifico i giudici, pur prendendo atto che il Comune, “al fine di una revisione e valorizzazione del patrimonio immobiliare e rilevazione e valorizzazione del patrimonio mobiliare con etichette”, aveva chiesto ad una ditta esterna il relativo supporto, “con costituzione del sistema informativo patrimoniale e aggiornamento della banca dati con popolamento delle scritture in partita doppia sul software di contabilità dell’Ente”, hanno comunque confermato la criticità.
Ricordiamo che l’aggiornamento dell’inventario è un preciso obbligo previsto dall’art. 230, comma 7, del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000), secondo cui “Gli enti locali provvedono annualmente all’aggiornamento degli inventari”.