La necessità di una efficiente gestione delle entrate comunali: il warning della Corte dei conti
Una riscossione ordinata e tempestivamente controllabile delle entrate è elemento indefettibile di una corretta elaborazione e gestione del bilancio, inteso come bene pubblico funzionale alla valorizzazione della democrazia rappresentativa, mentre meccanismi comportanti una lunghissima dilazione temporale sono difficilmente compatibili con la sua fisiologica dinamica: è quanto ribadito dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. per il Veneto, nella delib. n. 185/2022, depositata lo scorso 14 novembre.
Sotto altro aspetto, inoltre, è stato rimarcato che lo sviluppo dell’autonomia finanziaria e, entro i limiti di legge, dell’autonomia impositiva, che contraddistingue la finanza comunale unitamente al conseguente ridimensionamento della finanza derivata, rendono centrale il ruolo della riscossione delle entrate quale mezzo atto ad assicurare i servizi da rendere alla comunità amministrata. La capacità dell’Ente di realizzare le entrate accertate, infatti, costituisce il presupposto ineludibile per l’impostazione delle politiche pubbliche anche negli enti del livello di governo locale.
Da ciò discende che tanto più efficace sarà la capacità dell’Ente di riscuotere le proprie entrate, tanto più alta sarà la disponibilità di risorse liquide per rendere maggiori e/o migliori servizi alla cittadinanza.