Come ricordato dall’IFEL in una serie di recenti FAQ in materia di tempestività dei pagamenti (https://www.fondazioneifel.it/ifelinforma-news/item/11196-la-tempestivita-dei-pagamenti-faq-webinar-19-luglio), l’ITP, il TMP ed il TMR sono indici differenti.
L’indice di tempestività dei pagamenti, previsto dall’art. 33, comma 1, del Decreto Legislativo n. 33/2013, ricavabile dalla piattaforma PCC e oggetto di obbligatoria pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, fornisce il valore del tempo medio ponderato di ritardo, calcolato come la somma, per ciascuna fattura emessa a titolo di corrispettivo di una transazione commerciale, dei giorni effettivi intercorrenti tra la data di scadenza della fattura o richiesta equivalente di pagamento e la data di pagamento ai fornitori moltiplicata per l’importo dovuto, rapportata alla somma degli importi pagati nel periodo di riferimento. Conseguentemente, detto indice, è indipendente dal periodo di emissione della fattura e si riferisce a tutte le fatture pagate nel periodo di riferimento.
Diversamente, il TMP (tempo medio ponderato di pagamento) e il TMR (tempo medio ponderato di ritardo) sono calcolati sulle fatture emesse nel periodo di riferimento e fino ai pagamenti effettuati nella data di osservazione del fenomeno; detti indicatori consentono di rilevare la situazione corrente dei tempi di pagamento dell’Ente, non essendo influenzati dal pagamento di fatture ricevute in periodi antecedenti a quelli oggetto dell’analisi, e sono utilizzati per le analisi statistiche sull’andamento dei tempi medi di pagamento e di ritardo dei debiti commerciali delle PA (con opportune metodologie di stima).