Via libera al decreto che ripartisce l’incremento a favore degli EE.LL. per spese energia elettrica e gas

Con una nota pubblicata lo scorso 15 settembre (https://www.interno.gov.it/it/notizie/incrementato-contributo-enti-locali-spese-energia-e-gas-libera-decreto-riparto), il Ministero dell’Interno ha comunicato che nella seduta della Conferenza Stato-città svoltasi nella medesima data, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’Unione Province d’Italia (UPI) hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, che ripartisce l’incremento di 400 milioni di euro per l’anno 2022 del fondo per il riconoscimento di un contributo straordinario agli enti locali al fine di garantire la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas.

Dei 400 milioni di euro di incremento, 350 sono destinati ai Comuni e 50 alle Città metropolitane e alle Province.

Nella stessa seduta, l’ANCI e l’UPI hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, recante il riparto della quota restante per l’anno 2021 e della quota per l’anno  2022 del fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU e della tassa sui rifiuti per unità immobiliari a uso abitativo possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

Infine, intesa raggiunta anche sullo schema di decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, recante riparto del fondo, con una dotazione pari a 20 milioni di euro, per l’anno 2022, in favore delle Province e delle Città metropolitane, delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, ad esclusione della Città metropolitana di Roma Capitale, che hanno subìto una riduzione percentuale del gettito dell’imposta provinciale di trascrizione (IPT) o dell’imposta RC Auto.

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