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I caratteri distintivi della gestione economale

Come ricordato in più occasioni dalla giurisprudenza contabile (cfr., recentemente, la sent. n. 640/2022 della Corte dei conti, sez. giurisd. per la Regione Siciliana, depositata lo scorso 30 agosto), la gestione economale ha una serie di peculiari caratteri distintivi.

Si tratta di una gestione di cassa in regime di anticipazione, per cui l’economo è personalmente responsabile delle somme ricevute in anticipazione e nel conto giudiziale deve dimostrare la regolarità dei pagamenti eseguiti, in stretta correlazione agli scopi per i quali sono state disposte le anticipazioni.

L’anticipazione viene conferita con mandato su apposito capitolo in uscita delle partite di giro e per importi non superiori alle occorrenze del trimestre: di norma, infatti, ogni tre mesi l’economo presenta un rendiconto amministrativo delle spese sostenute sia al fine del discarico amministrativo sia della reintegrazione dei fondi per la ricostituzione dell’anticipazione trimestrale che, comunque, deve rimanere nei limiti del tetto massimo spendibile.

Al termine dell’esercizio, qualora siano residuati fondi, l’economo provvede al loro versamento in tesoreria; in caso contrario, viene emesso mandato a saldo per credito a favore dell’economo. Ciò significa che la gestione deve chiudere in pareggio, non essendo possibile la formazione di residui attivi o passivi.

Ultimo adempimento della gestione economale è la restituzione delle anticipazioni del fondo economale ricevute nel corso dell’esercizio che, essendo state conferite dal tesoriere come mandati su apposito capitolo in uscita delle partite di giro, vengono restituite a fine esercizio come reversali sul medesimo capitolo ma in entrata.

Con riferimento al profilo strettamente contabile è stato evidenziato che le esigenze di speditezza si riflettono sul procedimento di spesa economale, caratterizzato da una sorta di inversione della procedura ordinaria; mentre, infatti, questa inizia con l’impegno sul corrispondente capitolo di bilancio e termina con il pagamento, la spesa economale inizia con un pagamento disposto direttamente dall’agente contabile (nei limiti delle disponibilità assegnategli e della capienza del relativo capitolo) che viene poi verificato dal responsabile del servizio finanziario con l’imputazione ai capitoli di riferimento e la riconduzione all’impegno originariamente assunto con lo stanziamento sul fondo economale.

La gestione in commento, quindi, è connotata dall’anticipazione della spesa, in deroga all’ordine cronologico delle fasi dell’ordinario procedimento di assunzione delle spese delle PP.AA.

Le spese economali costituiscono una deroga rispetto alla programmazione degli acquisti e sono, in linea di massima, dirette a fronteggiare esigenze impreviste inerenti alle attrezzature e al materiale di consumo occorrente per il loro funzionamento; l’esistenza della gestione di spese c.d. “economali”, per acquisti di beni di entità limitata che importano urgenza di liquidazione, trova giustificazione sui principi generali in materia di contabilità pubblica, la cui ratio va individuata nella esigenza di consentire alle amministrazioni pubbliche di far fronte, con immediatezza, a quelle spese necessarie per il funzionamento degli uffici, per le quali, il ricorso alla ordinaria procedura, costituirebbe un ostacolo al buon andamento dell’azione amministrativa.

In tal senso, depone la speciale disciplina degli acquisti effettuati dal cassiere economale delle singole PP.AA., secondo le modalità previste nei rispettivi regolamenti che, derogando alle ordinarie procedure concorsuali di scelta del contraente, autorizza la gestione delle spese c.d. economali, nel rispetto dei presupposti e dei limiti ivi stabiliti, mediante il ricorso ad una procedura semplificata.

In altri termini, le spese economali rivestono carattere residuale e minimale rispetto agli acquisti compiuti nell’ambito di una programmazione generale od anche parziale, di acquisti di beni in ragione di una esigenza di maggiore economicità della spesa che potrebbe essere meglio garantita sulla base di ordinarie procedure concorsuali.

Negli enti pubblici possono quindi prevedersi discipline differenziate delle spese effettuabili tramite i cassieri economali in ragione di esigenze peculiari per garantire il funzionamento di servizi od uffici, ma rimane sempre la caratteristica della non programmabilità ed imprevedibilità delle spese effettuate per il loro tramite.