Abuso delle proroghe contrattuali: possibili rimedi da parte dell’ANAC

La materia dell’abuso delle proroghe contrattuali è sempre stata massimamente attenzionata dall’ANAC: ed infatti, già nell’aggiornamento 2015 al PNA 2013 l’Autorità, nell’approfondimento dedicato ai contratti pubblici, aveva evidenziato che le proroghe contrattuali rappresentano anomalie significative, nonché indicatori del possibile verificarsi di eventi corruttivi.

Da ultimo – negli orientamenti per la pianificazione anticorruzione e trasparenza 2022 – l’Agenzia ha affermato che “L’utilizzo dello strumento della proroga e del rinnovo avviene per svariati motivi, tra cui in primis carenza di programmazione, nonché ritardi o errori nella predisposizione e pubblicazione degli atti di gara […]”, suggerendo l’adozione di misure specifiche di prevenzione.

È, infatti, necessario che le stazioni appaltanti, traendo anche spunto dalle misure proposte nel PNA 2015, adottino adeguate misure specifiche per prevenire il ricorso al rinnovo del contratto in assenza dei presupposti di cui alla disciplina comunitaria, svolgendo un adeguato rilievo dei fabbisogni e conseguente programmazione degli acquisti, un controllo periodico e un monitoraggio delle scadenze contrattuali oltra a una adeguata valutazione della possibilità di ricorrere ad accordi quadro, anche già in essere, per l’acquisizione di servizi e forniture standardizzabili, nonché una appropriata progettazione delle gare includendovi, anche in via precauzionale, l’opzione del rinnovo.

A tal fine, l’ANAC, con atto del Presidente del 27 agosto 2022, n. 64366, ha ricordato, a titolo esemplificativo, alcune possibili misure specifiche, come articolate nel richiamato aggiornamento al PNA, che possono costituire un valido strumento di supporto – accanto a quelli già previsti – per l‘integrazione del sistema di prevenzione:

  • previsione di procedure interne per la verifica del rispetto del principio di rotazione degli operatori economici presenti negli elenchi della stazione appaltante;
  • obbligo di comunicare al RPCT la presenza di ripetuti affidamenti ai medesimi operatori economici in un dato arco temporale (definito in modo congruo dalla stazione appaltante);
  • obblighi di comunicazione/informazione puntuale nei confronti del RPCT in caso di proroghe contrattuali o affidamenti d’urgenza da effettuarsi tempestivamente.

 

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