È illegittimo il diniego del Comune alla richiesta di accesso difensivo ex art. 22 della Legge n. 241/90, avanzata dal vicino, avente ad oggetto la documentazione inerente la pratica edilizia di un immobile lesionato da un sisma e per il quale vi è un contenzioso fra le parti circa la messa in sicurezza dell’edificio: è quanto affermato dal TAR Abruzzo, L’Aquila, sez. I, nella sent. 25 luglio 2022, n. 336, condannando l’ente locale alle spese processuali.
Nel caso specifico, secondo i giudici, proprio l’esistenza del contenzioso legittima la richiesta di accesso (art. 24, comma 7, della Legge n. 241/1990, secondo il quale “deve comunque essere garantito ai richiedenti l’accesso ai documenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i propri interessi giuridici”), a nulla rilevando l’opposizione del proprietario dell’immobile interessato.
Peraltro, nel caso specifico, il Comune aveva mantenuto il diniego anche dinanzi alla decisione del difensore civico regionale che aveva affermato la legittimità della richiesta di accesso.