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FCDE: rilevano i crediti vantati verso una partecipata in procedura di concordato preventivo

È illegittimo il comportamento del Comune che, nel quantificare il FCDE, esclude quelli vantati verso una partecipata in procedura di concordato preventivo: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per il Piemonte, nella delib. n. 73/2022/PRSE, depositata lo scorso 25 maggio.

L’esclusione era stata motivata dalla concreta prospettiva di incasso, che l’ente locale riconduceva da un lato alla procedura di concordato (nella quale definire le modalità ed i termini di pagamento di tali somme da parte della partecipata, con possibilità, quindi, che il residuo venga stralciato ed il credito sia imputato agli esercizi futuri, secondo il criterio dell’esigibilità) e dall’altro alla possibilità di compensare il credito con i futuri debiti dell’ente locale verso la società, a fronte dei corrispettivi per i servizi resi e dei trasferimenti dovuti a titolo di socio.

Secondo la Corte, tale modus operandi non appare coerente con i principi contabili in materia di FCDE: l’eventualità che il credito possa essere imputato secondo una diversa scansione temporale non esclude il rischio di mancato incasso; inoltre, i debiti sono incerti nel loro ammontare, a differenza del credito.