Il condominio può accedere alle pratiche edilizie riguardanti interventi sulle parti comuni dell’edificio
Deve riconoscersi al condominio il diritto di accesso alle pratiche edilizie riguardanti interventi sulle parti comuni dell’edificio e sul relativo utilizzo: è quanto affermato dal TAR Lombardia, Brescia, sez. II, nella sent. 9 maggio 2022, n. 462.
Ed infatti, secondo i giudici, il condominio non è un quisque de populo ma un soggetto qualificato rispetto agli immobili che di esso fanno parte, con conseguente diritto di accedere ai titoli edilizi relativi ad interventi effettuati all’interno dell’edificio (in tal senso, cfr. TAR Lombardia, Milano, sez. II, sent. 8 ottobre 2018, n. 2231; TAR Toscana, sez. I, sent. 10 settembre 2013, n. 1254).
Nel caso specifico, il Condominio aveva richiesto l’accesso ad una CILA (comunicazione inizio lavori asseverata) presentata da una banca per alcuni lavori che potevano riguardante anche parti comuni dell’edificio o un loro improprio utilizzo (ad esempio, abbattimento di barriere architettoniche e montaggio di servoscala); considerato che l’attività bancaria comporta profili di riservatezza riguardanti la dislocazione e le caratteristiche tecniche degli impianti e delle dotazioni di sicurezza, i giudici hanno ritenuto ragionevole concedere l’accesso alla CILA ma con esclusione delle informazioni, delle tavole progettuali e dei documenti tecnici che riguardavano proprio gli aspetti della sicurezza.