Regolarità amministrativa e contabile: insufficiente l’estrazione casuale semplice degli atti da verificare
In materia di controllo di regolarità amministrativa e contabile, l’estrazione casuale semplice degli atti da verificare non può ritenersi una tecnica di campionamento probabilistico-statistico ed appare inadeguata allo scopo in quanto non è riferita alla natura dei documenti da esaminare e ai fenomeni più rilevanti della gestione: è quanto evidenziato recentemente dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per la Valle d’Aosta, nella delib. n. 6/2022, pubblicata lo scorso 28 aprile.
Secondo i giudici, ciò si riverbera sull’effettività e sull’affidabilità del controllo successivo, così come rimarcato anche dalla Sezione delle Autonomie (delib. n. 23/2019), laddove ha evidenziato che “Le tecniche di campionamento, alla stregua delle quali viene anche esercitato il controllo successivo di regolarità, non appaiono ancora affidabili, perché non fondate su criteri statistici, quanto su regole empiriche o di semplice estrazione”.
Conseguentemente, la Corte ha reiterato la raccomandazione di adottare adeguate tecniche di campionamento per l’individuazione degli atti da sottoporre a controllo successivo, unitamente all’opportunità che l’Ente tenga conto, per il futuro, degli esiti del controllo di gestione per l’individuazione dei settori di attività da controllare.