È illegittimo il diniego opposto dal Comune alla richiesta di accesso civico riguardante lo stato di sicurezza del plesso scolastico comunale, avanzata dalla madre di un alunno: è quanto affermato dal TAR Campania, Napoli, sez. VI, nella sent. 7 aprile 2022, n. 2396.
Nel caso specifico, l’interessata aveva richiesto l’accesso a dati e/o documenti riguardanti, tra l’altro lo stato di sicurezza del suddetto plesso scolastico e del locale adibito a mensa scolastica e, in particolare, le certificazioni relative alla verifica rischio di vulnerabilità sismica; all’agibilità; al collaudo statico; alla dichiarazione di conformità e alla verifica periodica degli impianti elettrici e idraulici; alla dichiarazione di conformità dell’impianto antincendio.
Secondo i giudici, devono ritenersi sussistenti i presupposti che consentono a chiunque vi abbia interesse di formulare una istanza di accesso civico generalizzato: l’istituto in parola rappresenta, infatti, uno strumento orientato a forme diffuse di controllo generalizzato sul perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. L’interesse conoscitivo della richiedente riflette l’esigenza di acquisire conoscenza in ordine alle modalità con le quali il Comune si adopera al fine di assicurare la sicurezza degli edifici adibiti ad istituto scolastico e, pertanto, merita di essere soddisfatto mediante l’accesso alla relativa documentazione.