La ricognizione annuale delle partecipazioni costituisce un adempimento obbligatorio

La ricognizione annuale delle partecipazioni, prevista dall’art. 20 del TUSP (Testo Unico delle società a partecipazione pubblica – Decreto Legislativo n. 175/2016), costituisce adempimento obbligatorio, mentre gli esiti possono essere vari e sono rimessi alla discrezionalità delle amministrazioni partecipanti, le quali sono tenute a motivare espressamente sulla scelta effettuata che può consistere sia nel mantenimento della partecipazione senza interventi sia in una misura di razionalizzazione: è quanto evidenziato dal TAR Sicilia, Catania, sez. I, nella sent. 4 aprile 2022, n. 964.

La misura di razionalizzazione, come affermato già in passato dalla giurisprudenza contabile, può consistere in un “piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione” (delib. n. 29/SEZAUT2019/FRG; n. 27/SEZAUT2017/FRG e n. 23/SEZAUT2018/FRG).

In ogni caso, qualunque sia la scelta dell’ente locale, è sempre necessaria una congrua motivazione, sia in ordine alla scelta del mantenimento che della dismissione (Consiglio di Stato, sez. V, sent. n. 5193/2016; sent. n. 2463/2017 e sent. n. 578/2019).

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