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Violazione dei principi di imparzialità della P.A.: c’è responsabilità erariale

Il funzionario pubblico che, in palese violazione dei principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento della P.A., favorisce l’aggiudicatario di un appalto, intrattenendo consolidati contatti informali prima della conclusione della gara, è passibile di responsabilità erariale: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisd. reg. per l’Umbria nella sent. n. 13/2022, depositata lo scorso 24 marzo, posto che la P.A. non deve solo essere imparziale ma anche apparire tale.

I ripetuti contatti con l’aggiudicatario, secondo la Corte, sono idonei a ritenere probabile l’influenza sui giudizi della commissione di cui il funzionario colpevole era componente.

Nel caso specifico, il danno subito dall’ente pubblico è rappresentato dal mancato risparmio di spesa che un sano e corretto confronto concorrenziale avrebbe potuto garantire, individuato dai giudici nella differenza fra l’importo offerto dall’impresa aggiudicataria e quello della seconda classificata.