Niente accesso civico all’elenco dei beni degli amministratori comunali risultanti nel catasto

È legittimo il diniego alla richiesta di accesso civico all’“elenco dei beni di ogni singolo Amministratore in base alle risultanze del catasto Agenzia delle Entrate”: è quanto affermato dal Garante della privacy nel parere su istanza di accesso civico doc. web. n. 9753567 dello scorso 4 marzo (https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9753567), confermando la legittimità del diniego già espresso dal Comune.

Ed infatti, secondo al regola generale contenuta nell’art. 5 comma 2, del Decreto Legislativo n. 33/2013, le istanze di accesso civico generalizzato possono avere ad oggetto solo informazioni, dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni destinatari delle richieste; conseguentemente, laddove i dati richiesti non sono nella disponibilità dell’Ente (come nel caso specifico, visto che i dati erano detenuti dall’Agenzia delle Entrate), le relative istanze non possono essere accolte.

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