Mancato aggiornamento del regolamento di contabilità: il warning della Corte dei conti
È da stigmatizzare il comportamento del Comune che non ha ancora provveduto ad aggiornare il regolamento di contabilità approvato nel lontano 1997, nonostante il rilievo mosso in precedenza tanto dalla Corte dei conti quanto dall’Ispettorato generale di finanza pubblica (IGF) del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato presso il MEF: è quanto evidenziato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per le Marche, nella delib. n. 24/2022/PRSP, depositata lo scorso 14 marzo.
L’importanza dell’aggiornamento in discorso è facilmente evincibile dall’art. 152 del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000), il quale demanda al regolamento di contabilità di ciascun ente locale la specificazione di dettaglio delle modalità applicative delle disposizioni legislative in materia di armonizzazione contabile, “con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ciascuna comunità” e nel rispetto delle disposizioni inderogabili finalizzate ad “assicurare l’unitarietà ed uniformità del sistema finanziario e contabile”.
Al regolamento di contabilità spetta anche il compito di “assicura[re], di norma, la conoscenza consolidata dei risultati globali delle gestioni relative ad enti od organismi costituiti per l’esercizio di funzioni e servizi” (art. 152, comma 2, del TUEL) e di stabilire “le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti dell’amministrazione preposti alla programmazione, adozione ed attuazione dei provvedimenti di gestione che hanno carattere finanziario e contabile”, in armonia con le disposizioni legislative vigenti (art. 153, comma 3, del TUEL).