L’importanza della corretta gestione delle partecipazioni comunali
L’intera durata della partecipazione comunale deve essere accompagnata dal diligente esercizio di quei compiti di vigilanza (es., sul corretto funzionamento degli organi, sull’adempimento degli obblighi contrattuali), d’indirizzo (es., attraverso la determinazione degli obiettivi di fondo e delle scelte strategiche) e di controllo (es. sotto l’aspetto dell’analisi economico finanziaria dei documenti di bilancio) che la natura pubblica del servizio (e delle correlate risorse) e la qualità di socio comportano: è quanto ribadito dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per il Veneto, nella delib. n. 25/2022, depositata lo scorso 24 febbraio 2022.
Nel caso specifico, i giudici hanno stigmatizzato il carente monitoraggio delle gestioni delle società partecipate, dal momento che il sistema informativo non consentiva di rilevare i rapporti finanziari, economici e patrimoniali tra l’Ente e i suoi organismi partecipati.
Secondo la Corte, gli obblighi di controllo e le cautele legati alla natura pubblica delle risorse finanziarie impiegate non vengono meno neanche a fronte di scelte politiche volte a porre a carico degli organismi partecipati, e dunque indirettamente a carico degli enti locali che partecipano al capitale di tali società, i costi di attività e servizi che, sebbene non remunerativi per il soggetto che li svolge, si prefiggono tuttavia il perseguimento di obiettivi di promozione economica e sociale a vantaggio dell’intera collettività.
Un attento monitoraggio delle partecipazioni detenute è anche funzionale al mantenimento degli equilibri gestionali, e ritiene necessario sottolineare l’importanza della verifica dei crediti e debiti reciproci tra enti territoriali e propri organismi partecipati, che risponde all’esigenza di garantire trasparenza e veridicità delle risultanze del bilancio degli enti partecipati.