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Affidamento diretto e richiesta di preventivi ai medesimi operatori: violato il principio di rotazione

L’affidamento diretto e la richiesta di preventivi con grande frequenza ai medesimi operatori comporta la violazione del principio di rotazione previsto e sancito dall’art. 36 comma 2 del Codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n. 50/2016): è quanto affermato dall’ANAC con atto del Presidente prot. n. 7638/2022 del 2 febbraio (https://www.anticorruzione.it/-/atto-del-presidente-del-2-febbraio-2022).

Come già affermato dall’Autorità, infatti, “La stazione appaltante è tenuta al rispetto del principio di rotazione degli inviti, al fine di favorire la distribuzione temporale delle opportunità di aggiudicazione tra tutti gli operatori potenzialmente idonei e di evitare il consolidarsi di rapporti esclusivi con alcune imprese (delibera n. 1180 del 18.12.2018; delibera n. 397 del 17.04.2018)” (delibera n. 567 del 12.06.2019).

Sebbene il divieto di riaffidamento non assuma valenza assoluta ed inderogabile, la stazione appaltante deve motivare in maniera puntuale la scelta di reinvitare o riaffidare al contraente uscente, “in considerazione della particolare struttura del mercato e della riscontrata effettiva assenza di alternative tenuto altresì conto del grado di soddisfazione maturato a conclusione del precedente rapporto contrattuale (esecuzione a regola d’arte e qualità della prestazione, nel rispetto dei tempi e dei costi pattuiti) e della competitività del prezzo offerto rispetto alla media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento” (Linee Guida n. 4).