L’affidamento di un incarico ad un operatore economico esterno che non è utile alle esigenze dell’ente pubblico genera responsabilità erariale: è quanto affermato dalla Corte dei conti, sez. giurisdizionale per la Regione Lazio, nella sent. n. 114/2022, depositata lo scorso 8 febbraio.
Secondo i giudici contabili, infatti, un incarico di consulenza deve corrispondere ad effettive esigenze dell’ente, soddisfare un interesse concreto ed attuale, avere un oggetto ben definito ed essere conferito previo accertamento circa la possibilità di utilizzare funzionari interni all’ente.
Nel caso specifico si trattava dell’affidamento di un contratto di consulenza di “knowledge owner”, caratterizzato da prestazioni generiche e in ogni caso rientranti nell’ordinario svolgimento delle attività affidate ai dipendenti dell’ente.