L’importanza dell’attendibilità delle previsioni di entrata: il warning della Corte dei conti

Le previsioni di entrata devono essere attendibili e, quindi, devono essere sostenute da accurate analisi degli andamenti storici o, in mancanza, da altri obiettivi parametri di riferimento (art. 162 comma 5, TUEL)1, nonché dalle legittime aspettative di acquisizione e utilizzo delle risorse: è quanto ricordato dalla Corte dei conti, sez. reg. di controllo per la Calabria, nella delib. n. 6/2022/PRSP, depositata lo scorso 28 gennaio.

Ed infatti, in ossequio al principio di attendibilità del bilancio, un’informazione contabile è attendibile se è scevra da errori e distorsioni notevoli e se, su di essa, si può fare affidamento; diversamente, dinanzi ad informazioni inattendibili circa gli accertamenti e le somme effettivamente incassate, diventa concreto il rischio di generare una copiosa mole di residui attivi, in grado di alterare le risultanze e l’attendibilità del bilancio.

Dunque, è opportuno che la previsione di competenza degli importi stanziati e il relativo inserimento nel conto del bilancio avvenga con prudenza, considerando le possibili difficoltà di accertamento e, soprattutto, di riscossione cui l’Ente può andare incontro.

 

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